18/02/2008 22:11 |
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| | | Post: 6.105 | Registrato il: 06/05/2003
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da vedere. assolutamente. --------------------------------------------------
Ezechiele: 25,17
Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti
e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.
- Jules Winnfield - Pulp Fiction.
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19/02/2008 18:53 |
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| | | Post: 2.935 | Registrato il: 21/02/2002
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L'ho visto al cinema.
Bel film, un po' lento ma sicuramente consigliato anche se il protagonista ad un certo punto mi era diventato antipatico |
21/02/2008 12:56 |
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| | | Post: 6.110 | Registrato il: 06/05/2003
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marklenders, 19/02/2008 18.53:
L'ho visto al cinema.
Bel film, un po' lento ma sicuramente consigliato anche se il protagonista ad un certo punto mi era diventato antipatico
Se ti è sembrato lento questo ...devi vedere il Petroliere poi mi dici.
Che il protagonista diventi antipatico ci stà secondo me, è ed un merito del regista, il personaggio è estremo, esistito tra l'altro ma non può divenire un supereroe,SAREBBE SBAGLIATO.
A testimoniana di ciò, c'è che nonostante tutto "l'arricchimento" della sua esperienza di vagabondaggio alla fine è lui stesso che critica la sua scelta di solitudine.
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Ezechiele: 25,17
Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti
e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.
- Jules Winnfield - Pulp Fiction.
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10/03/2008 23:23 |
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| | | Post: 6.280 | Registrato il: 19/11/2002
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m'è piaciuto un sacco. non è per niente lento! anzi bravissimo sean penn a non aver fatto un film palloso... non era facile non essere pallosi raccontando la storia di un eremita.... e perchè t'è diventato antipatico? non t'ho capito.
"Raccontare deliberatamente menzogne ed allo stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall'oblio per tutto il tempo che serva, negare l'esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile."
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10/03/2008 23:28 |
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| | | Post: 6.281 | Registrato il: 19/11/2002
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- Deca -, 21/02/2008 12.56:
Se ti è sembrato lento questo ...devi vedere il Petroliere poi mi dici.
Che il protagonista diventi antipatico ci stà secondo me, è ed un merito del regista, il personaggio è estremo,esistito tra l'altro ma non può divenire un supereroe,SAREBBE SBAGLIATO.
A testimoniana di ciò, c'è che nonostante tutto "l'arricchimento" della sua esperienza di vagabondaggio alla fine è lui stesso che critica la sua scelta di solitudine.
lui alla fine capisce che quella non è la felicità che cercava perchè capisce che "la felicità è reale solo se condivisa", l'ha capito solo dopo averlo provato, a quel punto era diventato veramente saggio, peccato che poi non ce l'ha fatta a tornare....
"Raccontare deliberatamente menzogne ed allo stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall'oblio per tutto il tempo che serva, negare l'esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile."
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