00 15/01/2012 06:08

Il mite mattocchio Salvini, convinto che in fondo ai pozzi di campagna esistano messaggi misteriosi, trova un compagno di vagabondaggi nel patetico e paranoico Gonnella, prefetto in pensione, convinto di essere vittima di un complotto. È l'ultimo e il più sconsolato film di Fellini (anche il 1° ispirato a una fonte letteraria contemporanea: Il poema dei lunatici, 1987, di Ermanno Cavazzoni), e non soltanto per i temi di morte, follia, vecchiaia, solitudine. Di costruzione frammentata e di disordinata ricchezza inventiva (la moglie-vaporiera, la gnoccata, la discoteca e il valzer), è un desolato commento sulla volgarità e l'abominio del tempo presente, una fiaba contro il rumore di fondo e sulla necessità del silenzio.

Ultimo film di Fellini e probabilmente uno dei migliori. Film alquanto complicato e a tratti assurdo, che critica la società moderna e il caos che regna sovrano. Villaggio e Benigni fantasici, ma in una veste inusuale e seria. Un film di quelli che o ti fanno impazzire o ti fanno cagare xD

Voto: 9


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