L'ascesa di Beppe Grillo ha messo in allarme anche i media online americani. Secondo diversi siti, infatti, il leader del Movimento 5 stelle avrebbe posizioni anti israeliane e in certi casi anti semite.
Era stato l’ex comico ad attirarsi questa nomea a causa di un'intervista concessa a giugno dell'anno scorso al corrispondente italiano del giornale Yedioth Ahronoth, Menachem Gantz, come riporta il quotidiano La Stampa.
IN DIFESA DELL'IRAN. Allora Grillo aveva confermato di temere che Israele potrebbe diventare la causa della Terza Guerra Mondiale, aveva accusato il Mossad di manovrare l’informazione sul Medio Oriente che arriva in Europa, aveva detto che i discorsi di Bin Laden erano stati tradotti male e la sua fine lo insospettiva, e aveva difeso la politica iraniana.
Ora che il Movimento 5 Stelle ha vinto le elezioni, alcuni media sono tornati ad esaminare le sue posizioni, per rileggerle in chiave delle responsabilità politiche che potrebbe avere.
COME MUSSOLINI. L’American Thinker, un sito conservatore, ha inquadrato il fenomeno a livello continentale. Secondo un articolo pubblicato sul sito, gli errori del socialismo europeo stanno riaprendo le porte al fascismo e il risultato di Grillo viene paragonato a quello ottenuto da Mussolini nel 1922.
Il pezzo dice che l’ex comico sta sfruttando la reale corruzione per lanciare un messaggio populista contro il mondo della finanza: «Ora il Clown ha la sua fonte di soldi e ideologia, che porta diritto a Teheran. Lui odia gli ebrei: il suo sito li cita 2.500 volte, e cita l’Iran 2.500 volte. Il Clown ci dice che l’Islamic development bank non esige interessi: questa è pura propaganda islamo -fascista». L’America Thinker accusa Grillo di demagogia e aggiunge: «Gli ebrei governano il mondo attraverso l’usura (questa è una vecchia storia in Europa)».
«ISRAELE COME I NAZISTI». Toni simili si ritrovano anche su Tablet Magazine e sull’Algemeiner, che riprende un articolo di Giulio Meotti in cui si ricordano le uscite di Beppe contro «l’industria dell’Olocausto», la difesa degli attacchi di Mel Gibson agli ebrei, e le frasi pubblicate dai militanti sul blog e su Facebook, tipo «Israele è come la Germania nazista». Il pezzo riporta le dichiarazioni di Davide Romano della sinagoga di Milano Bet Shlomo, secondo cui «Grillo ha un problema con gli ebrei».
PREOCCUPAZIONE IN RETE. Insomma, la preoccupazione della comunità ebraica americana si diffonde in Rete. In particolare ci si chiede quali effetti potrebbe avere l’ascesa di Grillo sulla politica estera di Roma, visto che lui stesso ha detto di considerare il proprio suocero iraniano come punto di riferimento nella valutazione delle vicende mediorientali. Basti pensare che il Movimento 5 Stelle, restando all’opposizione, potrebbe rivendicare la presidenza del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
Il Movimento di Grillo è composto da varie anime. Ma la presenza al suo interno di persone legate alle ali estreme di destra e di sinistra, però, potrebbe alimentare gli allarmi sollevati in America.
Lunedì, 04 Marzo 2013