x ivo: democrazia diretta secondo Sartori

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FEDERAZIONE MERID.
00giovedì 7 marzo 2013 22:49
democrazia referendaria e democrazia elettronica sono dirette ma amputate e impoverite. la democrazia diretta si fonda su interazioni "faccia a faccia" tra presenti che si confrontano e cambiano opinione ascoltandosi. nella democrazia referendaria non è così, non c'è più una democrazia illuminata dalla discussione che precede la decisione. il referendum non è quello previsto nella democrazia rappresentativa, ma uno strumento che la soppianta e che appunto fonda la "democrazia referendaria". questo nuovo animale non esiste ancora ma aleggia nell'aria: è un sistema politico nel quale il demos decide direttamente le singole questioni non più assieme ma separatamente e in solitudine. e la democrazia elettronica ne costituisce l'incarnazione più avanzata. qui il cittadino si siede ad un tavolo davanti ad un computer ed ogni sera, mettiamo, gli arrivano dieci domande alle quali deve rispondere "si" o "no". con questo sistema arriviamo all'autogoverno integrale.
ma è da fare?
il presupposto è che occorre un nuovo demos, un popolo che sia davvero informato e competente. Altrimenti il sistema diventa suicida. se affidiamo a degli incompetenti il potere di decidere questioni di cui non sanno niente allora povera democrazia e poveri noi!
il referendum non è una vera forma di partecipazione. partecipazione è "prendere parte" con altri e in interazione con altri. invece le decisioni referendarie sono solitarie. inoltre sono anche decisioni a somma nulla. che cosa vuol dire?
una decisione è a somma positiva quando tutti gli interessati ne guadagnano qualcosa. al contrario viene detta a somma nulla quando chi la vince vince tutto, e chi la perde perde tutto. ( esistono anche a somma negativa dove tutti perdono qualcosa.) ora, nella democrazia rappresentativa è propabile che tutti guadagnino un pò perchè le decisioni dei rappresentanti sono negoziate in modo che ognuno riceve una sua fetta. invece nelle democrazie dirette non c'è negoziato, non c'è scambio e quindi chi prevale prende tutto il piatto.
inoltre il "direttismo" sancisce un sistema maggioritario assoluto che é inaccetabile e disastroso per una democrazia: perchè la democrazia è diritto della maggioranza nel rispetto del diritto della minoranza, e quindi ritiene un esercizio a "somma positiva" del potere.
-gourmet-
00venerdì 8 marzo 2013 17:19
grazie.
più te leggo più me convinci che abbiamo il sitema che meritiamo e ci facciamo governare dalle persone che meritiamo. niente di più e niente di meno, easttamente ciò che meritiamo
FEDERAZIONE MERID.
00venerdì 8 marzo 2013 17:52
l'ha scritto sartori, non io! io ho perso solo un pò di tempo a copiarlo dal libro e riscrivertelo qui.

conosci sartori?

Nel 1946 si è laureato in Scienze Politiche all'Università di Firenze, dove alcuni anni più tardi è stato professore di Storia della Filosofia Moderna, Scienza della Politica e Sociologia. Ha ricevuto la carica di Albert Schweitzer Professor in the Humanities alla Columbia University (USA) dal 1979 al 1994.

È stato nominato Dottore Honoris Causa dall'Università di Genova nel 1992; dall'Università di Georgetown (USA) nel 1994; dall'Università di Guadalajara (Messico) nel 1997; dall'Università di Buenos Aires (Argentina) nel 1998; dall'Università Complutense di Madrid (Spagna) nel 2001, dall'Università di Bucarest (Romania) nel 2001 e dall'UNAM di Città del Messico (Messico) nel 2007.

Nel 1999 è stato nominato comendador della Ordem do Cruzeiro do Sul dal presidente della Repubblica Federale del Brasile e nel 2005 ha ricevuto il Premio Principe delle Asturie per le scienze sociali dalla Fundación Príncipe de Asturias. Fa parte del comitato dei garanti di Biennale Democrazia.

Nel 1971 fonda la Rivista italiana di scienza politica, di cui resta direttore fino al 2004, quando ne cede la proprietà alla Società Italiana di Scienza Politica.

Dall'inizio degli anni novanta è editorialista de Il Corriere della Sera, con il quale aveva già collaborato durante la direzione di Giovanni Spadolini (1968-1972).

Dal 2002 fa parte dei garanti dell'associazione Libertà e Giustizia, dalla quale si è dimesso nel 2005, in polemica con l'intenzione (poi ritirata) di Carlo De Benedetti, promotore dell'associazione, di aprire a Silvio Berlusconi un fondo d'investimento da lui progettato.

Sartori può essere oggi considerato uno dei principali autori nel campo della Teoria della Democrazia, dei sistemi di partito e dell'ingegneria costituzionale nel mondo accademico internazionale.
FEDERAZIONE MERID.
00venerdì 8 marzo 2013 17:55
fondamentalmente quello che dice è scienza, non un opinione sua ne tantomeno mia. l'ho trovato sul suo libro "la democrazia in 30 lezioni" che avevo letto qualche anno fa.

tra l'altro spiega il liberalismo dalla sua nascita agli inizi dell'ottocento, e spiega che il fatto che quel movimento oggi sia associato alla borghesia e al capitalismo è stato solo un equivoco storico, una sfortuna, perchè è stato confuso con il liberismo della rivoluzione industriale. se te va stasera te ricopio pure quel capitolo :)
-gourmet-
00venerdì 8 marzo 2013 18:02
dai oggi c'ho da fa non me ne va se sta a ripete sempre le stesse cose!

scappa na sera e ce facemo 2 chiacchiere davanti a na birra.

cmq da uno che pe magnà studia e spiega i partiti che ti aspettavi?

"no sai dopo tanti anni mi sono accorto che esiste un metodo migliore per avere democrazia, tutto quello che vi ho raccontato erano solo fregnacce, ecco facciamo così vi ridò le lauree honoris causa, ah Sire ecco indietro il suo premio asturias, scusate di nuovo, tante belle cose, addioooooooooo"


ps certo che lo conoscevo, io le mie teorie me le son fatte studiando ciò che c'è, no la fantascienza come credi tu
FEDERAZIONE MERID.
00venerdì 8 marzo 2013 18:07
Tu vuoi dire che tu o io siamo più intelligenti e più preparati di sartori? Se credi che abbia torto contesta quello che dice nel merito. D'altronde quello che insegna lui si chiama SCIENZE politiche e in quanto scienza è difficilmente contestabile se non con le prove che ne dimostrano l'invalidità. E lui è uno dei massimi studiosi mondiali, mica cazzo.

P.s.: no per carità, quando scappemo parlemo de cazzate, sta roba lascemola perde
FEDERAZIONE MERID.
00venerdì 8 marzo 2013 18:22
Dai però dimmi cosa c'è di sbagliato nel suo ragionamento. È facile dire che ha torto perché è uno del sistema globale e non può ammettere che la democrazia diretta è migliore.
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