il post di oggi, sempre da umoremaligno.it
molto reattivi, specie sulla storia delle matite leccate
Zingales abbandona FARE perché Giannino avrebbe mentito sul proprio curriculum. Chissà quando scoprirà la vera età della moglie.
Giannino, quindi, avrebbe mentito sul curriculum. Pare non fosse il compagno di banco di Cavour.
Grillo ormai è entrato a pieno titolo fra i leader politici. Già si avvale della facoltà di non rispondere.
Bersani: “Unioni gay entro un anno”. Il tempo di conoscersi un po’.
Centrosinistra in piazza, spunta a sorpresa anche Prodi nell’ultimo disperato tentativo di affondare Bersani.
Berlusconi prima di morire vuole attraversare il ponte di Messina. Ma basta con le stronzate e fissiamo una data.
La carriera ha fregato il Papa e il sesso Oscar Giannino. Il primo, resosi conto che avanzare di carriera significava morire per entrare nel favoloso mondo dei gadget per pellegrini, ha preferito rinunciare e ritirarsi in convento in un proustiano “alla ricerca del tempo perduto”. Si vocifera che scriverà una sceneggiatura per un film autobiografico, tra le notizie trapelate c’è quella che parla di un rifiuto di Tinto Brass per la regia. Il secondo invece è rimasto preso in trappola dalle sue voglie sessuali. Lo sapeva che in politica si gioca sporco, ma non ha resistito, per raggiungere l’orgasmo durante una sega ha gridato cose tipo: “Ho un master!” ” Sono stato a Chicago” “Faccio leccare la mia barba al gatto tutte le mattine”. Subito registrate e riportate in pubblico. Cosa si aspettava? In tempi record è nato un gruppo su facebook “Il mio gatto lecca meglio la barba di quello di Giannino” a cui ha risposto subito FARE aprendo a sua volta un’altra pagina “Il tuo gatto è libero in un regime di concorrenza di dimostrarlo e costruirsi una sua carriera”.
Intanto le elezioni sono ormai concluse e tutti si domandano: “Riuscirà Bersani dopo questi scandali a far confluire il voto dei gatti nel PD?”.
Non dimenticatevi come si vota per avere un voto valido:
1) Leccate la scrutinatrice e, se ci sta, trombatela nella cabina elettorale;
2) Infilatevi la matita in culo e fotografatevi;
3) Entrate nel seggio, prendete la scheda, la matita, votate con una X sul partito che preferite. Dovreste riuscirvi, avendo la cittadinanza estone.
4) Dovete far sorridere la scheda, provate con dei cioccolatini.
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Fabrizio Corona registra il marchio Santiago. Capita quando sei in galera di aver voglia di farti un pellegrinaggio.
Palla di fuoco nel cielo di San Francisco. Andata via la nebbia, i nativi hanno finalmente scoperto il sole.
Carmen Russo è diventata mamma. Immagino che le sarà naturale prendere il bambino tra le braccia, dondolarlo e dirgli: “Succhia qui”.
Usa, invasione uccelli in stile Hitchcock. Ma, conoscendovi, diremo Siffredi.
Si suicida una ragazza, annunciandolo poco prima su Facebook. È strage di like.
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L’Islanda ferma il porno online. L’unica spiegazione è che le donne là siano tutte puttane.
Vietare il porno su internet. Un po’ come mettere il limite di 50km/h nei circuiti di Formula 1.
“Le statistiche indicano che in media un bambino vede pornografia su Internet a 11 anni di età e questo ci preoccupa”. Li capisco. I miei pensano che debba ancora giocare con la mia merda.
Il professor Tim Jones della Worcester University osserva che il porno su Internet diffonde “fantasie estreme” e c’è il pericolo che spinga i consumatori a ricrearle nella vita reale. Così come guardare un incontro di pugilato può spingere le persone a uscire in calzettoni e guantoni per picchiare il primo che passa.
Se un ragazzino 12nne clicca porno su Google, non trova immagini di donne nude dalla rivista Playboy, bensì filmati estremamente hard in grado di traumatizzarlo nell’età della pubertà. Ok, ma è un cristo di 12nne su di un’isola vulcanica sperduta nel mare del nord. Se non si traumatizza neppure, che cazzo altro deve fare?
Traumi nella pubertà. Forse non si ricordano che la pubertà è tutta un unico trauma. Il porno ha l’unica ancora alla realtà cui si possono aggrappare: il loro cazzo.
Ricordo ancora quando durante la pubertà scoprii che Dio non esisteva. Fu un vero trauma, ma non per questo chiedo che vengano vietati tutti i riferimenti religiosi per i ragazzini. Ma forse dovrei, ora che ci penso.
L’unico trauma causato del porno è che ce n’è sempre troppo poco.
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Colpo grosso all’aeroporto di Bruxelles. Stavolta sta facendo le cose in grande stile, Smaila.
Bomba d’acqua a Catania, decine i feriti. Fermate subito quel teppista.
Francia. Madre sgozza i figli, poi si dà alla fuga. E’ stato lo stesso marito della donna, rientrando dal lavoro e facendo la macabra scoperta, a dare l’allarme e ad avvisare gli amici che c’era per il calcetto.
Corre nudo sull’A4: travolto e ucciso. Come meritava.
Sono andato all’Ikea a prendere un mobiletto, ne sono uscito con matitine e biscotti allo zenzero. Farò il mobiletto con questi.
Il Papa: “Dio mi chiama sul monte”. A quattro tecnicamente è un’orgia.
Nuovi guai per l’F35. Sulla tastiere di mezzo mondo non si trova.
Pistorius, nessuna violenza sul corpo di Reeva. Almeno fino all’autopsia.