ancora testi di canzoni

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moglietti
00lunedì 13 gennaio 2003 10:14
Parlando di testi magnifici...leggetevi questo.Parla di un amore finito:
BLACK

Fogli di tela bianca, lenzuola intatte d'argilla
Erano poggiate, distese davanti a me, come una volta faceva lei (il suo corpo)
Tutti i 5 orizzonti giravano attorno alla sua anima
Come la terra al sole
Ora l'aria che ho conosciuto e respirato ha subito un cambiamento
Oh, e tutto ciò che le ho insegnato era...tutto
Oh, so che lei mi ha dato tutto ciò che aveva
E ora le mie mani amare si consumano sotto le nuvole
Di ciò che era tutto
Oh, le immagini sono...tutte state tinte di nero
Tutte marchiate...
Faccio una passeggiata fuori
Sono circondato da dei bambini che giocano
Riesco a sentire le loro risate, quindi perchè mi inaridisco?
Oh, e pensieri contorti che girano intorno alla mia testa
Sto girando, oh, sto girando
A che velocità può tramontare il sole....
E ora le mie mani amare cullano il vetro in frantumi
Di ciò che era tutto
Oh, le immagini sono...tutte state tinte di nero
Tutte marchiate...
Tutto l'amore finito male ha reso il mio mondo nero
Marchiato tutto quello che vedo, tutto ciò che sono, tutto ciò che sarò
So che un giorno avrai un vita meravigliosa
So che sarai una stella
Nel firmamento di qualcun'altro
Ma perchè...perchè...percheeè...
Non può essere, perchè non puo essere il mio?


Ma sopratutto leggete questo pezzo,leggetelo e rileggetelo fino a capire a fondo il senso,e' fantastico,e' troppo bello:

So che un giorno avrai un vita meravigliosa
So che sarai una stella
Nel firmamento di qualcun'altro
Ma perchè...perchè...percheeè...
Non può essere, perchè non puo essere il mio?

Cioe'....senza parole,vorrei dire tutto quello che mi lascia dentro,ma l'unico modo per dirlo e' rifare un copia e incolla della frase.Magica[SM=g27994]m11: [SM=g27994]m11: [SM=g27994]m11: [SM=g27994]m11: [SM=g27994]m11: [SM=g27994]m11:
moglietti
00lunedì 13 gennaio 2003 10:19
o ancora...leggetevi questa ...sul senso della vita

SONO APERTO

Un uomo giace nel letto della sua stanza senza porte,
aspetta, sperando nella presenza
di qualcosa, qualunque cosa che entri.
Dopo aver speso metà cammino nel cercare,
si sente l'anima vuota,
come il soffitto al quale è rivolto.
Vive, ma non prova nulla, dunque lo è?
Quando aveva sei anni credeva
che la luna lassù lo seguisse,
a nove, l'illusione era compresa...
perdere la magia delle cose,senza ritorno,
è questo il modo per essere adulto?
Se solo ora sapesse ciò che sapeva allora.
Sono aperto..Entra
Sono aperto..Entra
Sospeso su lenzuola stropicciate, senza coperta,
decide di sognare, sognare un nuovo sè...per sè stesso.
simo
00lunedì 13 gennaio 2003 13:02
questo è un testo profondo...
Daniele Silvestri
Sogno-B



Questa è una canzone sulla cacca, certo l'argomento può sembrare un po' volgare, lo capisco, ma vi suggerisco di dimenticare qui il lato gretto, in pratica l'oggetto, in qualsivoglia aspetto o forma voi lo conosciate
pensate, invece, a quanto e quali modi essa controlli i nodi chiave della vostra vita, quotidianamente, e non invento niente se dico che può, saltuariamente, essere lei il motivo vero di una crisi o di un umore nero

chiaro! non è che adesso voglio all'improvviso dimostrare che la cacca è un'entità fondamentale, un neoplatonico motore di chissà quale universo, è ben diverso il mio ragionamento, anzi, vi confesso

rappresento un raro caso di privilegiato, figlio di padre irruento e madre timida fui fortunato eppure molti soffrono, direi sempre più spesso, perché un po' come l'amore farla bene è già un successo

passa il tempo e sono qui che sogno
un mondo senza più nessun bisogno
passa il tempo e sono qui che sogno
un mondo senza più nessun bisogno

briu-ba-bi-be-bu-ba-bo-bene, adesso entriamo coraggiosi nel discorso duro, prego gentilmente i cardiopatici di farsi un giro, eppure, giuro, a me non fa né caldo né il contrario soffermarmi su quest'argomento scomodo e oltremodo serio

ecco, vedo già iniziare un battibecco e qualche vacua discussione su chi evacua meglio e va quasi immediatamente detto che non credo a un metodo perfetto, in quanto, poi ci arrivo defecare è molto soggettivo

primo, direi che leggere è comune, ma se per qualcuno è un mezzo per moltissimi è il vero fine, l'unico momento lieto in tutta la giornata, che poi quello che leggi al cesso spesso è già una gran cagata

c'è chi fuma, chi riflette, chi si mette a canticchiare, chi controlla soddisfatto ciò che ha fatto e poi ne parla pure, in ogni caso è il posto in cui sei solo con te stesso ed è per questo che le mie canzoni nascono sul cesso

passa il tempo e sono qui che sogno
un mondo senza più nessun bisogno
passa il tempo e sono qui che sogno
un mondo senza più nessun bisogno

però mi si potrebbe far notare che in partenza avevo detto che la... la cacca spesso è sofferenza collera, disagio, allora adagio e senza fretta cominciamo a analizzare chi svuotandosi fischietta

fiu-fiu-fiu-fi-fiut fuiu-fi-fiu-fi-fiut, si tratta chiaramente di uno che ha vergogna e non si accetta, perché in fondo il nostro mondo più interiore fa paura, ma è per altri che la vita è molto, molto molto dura

stitici di tutto il mondo vi capisco, io non ho esperienze vere, ma indirettamente anch'io subisco effetti laterali, se tra i miei più amati cari c'è chi smette di soffrire a sprazzi bisettimanali

solo voi capite l'attimo fuggente, voi che siete sempre all'erta e quasi sempre non è niente, allora massimo rispetto per voi tutti, e in questo senso, io vi dedico sincero il mio minuto di silenzio
simo
00lunedì 13 gennaio 2003 13:05
grande daniele silvestri!!! sa anche essere serio......
L'uomo col megafono parlava parlava parlava di cose importanti, purtroppo i passanti, passando distratti, a tratti soltanto sembravano ascoltare il suo monologo, ma l'uomo col megafono credeva nei propri argomenti e per questo andava avanti, ignorando i continui commenti di chi lo prendeva per matto... però il fatto è che lui... soffriva... lui soffriva... davvero
L'uomo col megafono cercava, sperava, tentava di bucare il cemento e gridava nel vento parole di avvertimento e di lotta, ma intanto la voce era rotta e la tosse allungava i silenzi, sembrava che fosse questione di pochi momenti, ma invece di nuovo la voce tornava, la voce tornava...

Compagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!

L'uomo e il suo megafono sembravano staccati dal mondo, lui così magro, profondo e ridicolo insieme, lo sguardo di un uomo a cui preme davvero qualcosa, e che grida un tormento reale, non per un esaurimento privato e banale, ma proprio per l'odio e l'amore, che danno colore e calore, colore e calore ma lui... soffriva... lui soffriva... davvero

Compagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!

simo
00lunedì 13 gennaio 2003 13:12
e sa anche parlare d'amore......
Un giorno lontano sorriderò persino ma adesso non ci sei più
domani per caso confonderò il tuo viso, ma adesso non ci sei più
non basta che giuri che scorderò chi eri, adesso, adesso ci sei tu
nei miei occhi adesso ci sei tu, nelle orecchie adesso ci sei tu
ci sei tu
ci sei solo tu
ci sei solo tu

sapere che è giusto che è tutto stanco e guasto non basta a non volerti più
vederti partire non ti farà sparire, adesso, adesso ci sei tu
nei miei occhi adesso ci sei tu , sulla bocca adesso ci sei tu

ci sei solo tu
ci sei solo tu

simo
00lunedì 13 gennaio 2003 13:17
una delle più belle mai scritte
Giudizi universali
Samuele Bersani
Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote
ma doppiate.
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare,
lasciami sognare in pace...
Liberi com'eravamo ieri,
dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e
andare fuori
come Mastroianni anni fa,
come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già
Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza calpestare il cuore,
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi
come sulle aiuole.
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l'odio,
Torre di controllo aiuto,
sto finendo l'aria dentro al serbatoio...
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'e'
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più...
Vuoti di memoria, non c'e' posto
per tenere insieme tutte le puntate di una storia,
piccolissimo particolare,
ti ho perduto senza cattiveria...
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace...
Libero com'ero stato ieri,
ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi,
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori...
come Mastroianni anni fa,
sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'e' niente che mi sposta
o vento che mi sposterà...
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'e'
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più... non ci sei più...
Loris
00lunedì 13 gennaio 2003 13:23
Parole ricche di significato
THE BIG KAHUNA

Goditi potere e bellezza della tua gioventù.

Non ci pensare. Il potere di bellezza e gioventù lo

capirai solo una volta appassite. Ma credimi tra

vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto. E in un

modo che non puoi immaginare adesso. Quante

possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico

avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro . Oppure preoccupati,

ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare

un chewing-gum per risolvere un'equazione

algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente

cose che non t'erano mai passate per la mente.

Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle

quattro di un pigro martedì pomeriggio. Fà una

cosa, ogni giorno che sei spaventato. Canta. Non

esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la

gente che è crudele col tuo. Lavati i denti. Non

perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A

volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è

solo con te stesso. Ricorda i complimenti che ricevi,

scordati gli insulti. Se ci riesci veramente

dimmi come si fa. Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,

butta i vecchi estratti conto. Rilassati.

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare

della tua vita. Le persone più interessanti che conosco,

a ventidue anni non sapevano cosa fare della

loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco

ancora non lo sanno. Prendi molto calcio. Sii

gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite

ti mancheranno. Forse ti sposerai o forse no.

Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant'anni.

Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario

di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo

con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte

sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.

Senza paura e senza temere quel che pensa

la gente. E' il più grande strumento che potrai mai

avere. Balla. Anche se il solo posto che hai per

farlo è il tuo soggiorno. Leggi le istruzioni, anche se poi

non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza.

Ti faranno solo sentire orrendo. Cerca

di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere

quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i

tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato

e quelli che più probabilmente avranno cura di te

in futuro. Renditi conto che gli amici vanno e

vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno. Datti da

fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,

perchè più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone

che conoscevi da giovane. Vivi a New York per un pò,

ma lasciala prima che ti indurisca. Vivi anche in California

per un pò, ma lasciala prima che ti rammollisca. Non fare

pasticci con i capelli, se no quando avrai quarant'anni

sembreranno di un ottantacinquenne. Sii cauto

nell'accettare i consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.

I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un

modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,

passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più

di quel che valga. Ma accetta il consiglio... per

questa volta.

[SM=g27994]m1:
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