SIMO
00giovedì 31 ottobre 2002 15:38
Ieri sera durante la partita Roma-Real Madrid ho provato emozioni calcistiche che non provavo da molto tempo (se escludiamo i derby). La Roma mi ha entusiasmato per il suo gioco perfetto, ogni giocatore teneva la posizione e raddoppiavano le marcature fino al 95° min., onori a San Tommasi che non ha mai perso di vista Zidane, lode a pluto Aldair che alla tenere età di 38 anni non ha sbagliato praticamente nulla chiudendo sempre con tempismo perfetto, inchini al muro Samuel un muro invalicabile, applausi a Batman Antonioli che non si fa mai cogliere distratto, e tanto di cappello a tutti gli altri che hanno messo in campo la classe ed il cuore. Un ringraziamento particolare però bisogna farlo a Marco Del Vecchio, un giocatore non eccelso nelle qualità individuali ma mi sto rendendo sempre più conto che il gioco della roma, il gioco che ci ha fatto vincere lo scudetto e che ci ha fatto uscire da conquistatori dal bernabeu, si chiama Del Vecchio; la sua posizione in campo è indispensabile per gli equilibri della squadra, Marco posizionato all'altezza dell'angolo sinistro dell aria avversaria permette a Vincent Candela di avanzare con la sua straordinaria potenza devastante in quanto lui si mette in copertura; permette a Totti di avere un punto di riferimento costante per i suoi passaggi geniali di prima ed è una sponda importantissima per chi deve segnare (Montella o Batistuta); se non consideriamo poi l'immenso lavoro di copertura che a volte ce lo fa vedere come terzino (ieri sera Figo si trovava sempre sopra Candela e Del Vecchio). Detto ciò lode alla magica Roma che ieri ci ha ridato l'orgoglio di essere italiani, ha ridato al calcio italiano quello che gli spetta, cioè la supremazia su ogni campo del mondo perchè se il calcio lo hanno invetato gli inglesi noi italiani ne abbiamo fatto qualcosa di più di un semplice sport, lo abbiamo fatto diventare un sentimento, il calcio è amore!
GRAZIE ROMA!