Dazi su import di calzature cinesi in Brasile

Il dazio definitivo viene applicato sulla quasi totalità delle tipologie di calzature made in China importate (di cui ai codici doganali 6402, 6403, 6404 e 6405), ad eccezione di: sandali da spiaggia, calzature per specifiche pratiche sportive, calzature per la danza, calzature composte interamente da materiali tessili (tomaia e suola).

L'entità del dazio non è ad valorem, ma determinato da un importo minimo fisso, pari a 13,85 US$ al paio.

Le misure avranno una durata di 5 anni a decorrere dalla data d'entrata in vigore.

Da settembre 2009 a febbraio 2010 le rilevazioni alle dogane brasiliane evidenziano un calo significativo delle importazioni cinesi. Al contempo l'industria calzaturiera brasiliana ha recuperato l'80% dei posti di lavoro persi nel corso del 2009 e nel I trimestre 2009.

Fonte: ANCI

tanto li cinesi entra lo stesso.
se chiudi la porta entrano dalla finistra!

non è vero, è una vita che ce dice che i dazi non risolvono il problema... invece non è vero perchè in brasile l'ha risolto! ho visto sta cosa perchè dovevo spedire in brasile ma non vogliono niente di origine cinese. se lo facessimo anche qua che per ogni scarpa che fai venire dalla cina ci paghi 13 euri vedrai come ricomincia a fadigà le fabbrichette....
la cina è una grande potenza economica e l'europa, come sempre, s'è piegata e s'è calata i pantaloni. noi paghiamo il 16% di dazi che su 10 euri di scarpe sò 1,6... je fa 'na pippa perchè conviene all'imprenditore falle là comunque che qui in italia, vedrai se se 10 euro de scarpe ce ne paghi 13 de dazi come se fa d'anterculo tutta la cina!

da un lato aiuterebbe dall altro no. perchè se alla cina applichi un dazio per merce prodotta da manodopera cinese allora la cina farebbe lo stesso con i loro import.
ci ritroveremmo quindi a non poter più vendere altri ns prodotti sul loro mercato.
fatto sta che il brasile forse rimane un caso apparte perchè o procedi con il via aerea o con la nave. quindi i trasporti diventano piu cari nel caso della via aerea. per la nave i tempi sarebbero di oltre un mese più o meno considerando che le navi dovrebbero cmq attraversare lo stretto di panama.
l europa è più accessibile. consideriamo inoltre il progetto infrastrutturale dell EU che prevede la costruzione di una linea ferroviaria alta velocità anche per merci che tagli da est a ovest tutta europa. i costi si abbatterebbero.
la produzione italiana deve cambiare.
non possiamo solamente pensare di generare servizi. in un momento di stagnazione come questo non si sopravvive. bisogna produrre meglio.
più qualità . e farla pagare. perchè non si produce per tutti ma solo per chi può . e in un mondo di 8 miliardi di persone se produci 60milioni di scarpe all anno hai calzato solamente una piccola parte della popolazione.
e questo è applicabile al resto.
industria 2.0
non lo permetteranno mai. se non a vantaggio di qualche singolo gruppo di privilegiati industriali con le pezze al culo.
senza dazi e con una legge totalmente a costo zero per lo stato si riproporrebbe il modello industriale italiano fatto di piccole eccellenze legate in una filiera produttiva x distretti.
lo stato dovrebbe creare solamente un LOGO x il MADE IN ITALY...anzi il PRODOTTO IN ITALIA e concederlo solamente alle aziende che certificano che dall acquisto delle materie prime la produzione è stata effettuata interamente in italia. perchè quello che esportiamo non è solo il frutto della conoscienza di artigiani ma un modo di essere.
compro made in italy perchè è eccellenza. so che il prodotto è stato fatto interamente in italia. e lo pago di più.
non scomparirebbero i settori tessili da mantova a treviso. il calzaturiero delle piccole fabbrichette nelle marche o a viareggio o in veneto.