Di Grillo «Time» dice che si tratta di un eroe «seriously funny» (seriamente divertente), per il modo in cui ha usato il suo humour pungente per denunciare nel corso degli anni i mali della società che la classe politica e la finanza preferivano non vedere e non osavano toccare. Prima che scoppiasse lo scandalo Parmalat erano già due anni che il comico genovese nei suoi spettacoli faceva battute sui poco trasparenti bilanci della società parmigiana. Quando Grillo in tv nel 1987 osò dubitare dell'onestà dell'allora primo ministro Bettino Craxi, fu da quel momento pressoché bandito dal piccolo schermo, scrive la rivista.
"Raccontare deliberatamente menzogne ed allo stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall'oblio per tutto il tempo che serva, negare l'esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile."