BARZAGLI 6 Sempre gagliardo e attento, il Barza, partita dopo partita, si conferma come uno dei migliori centrali di difesa italiani: sbroglia diverse situazioni fastidiose con eleganza e potenza. A letto dev’essere uno di quelli che prima le schiaffeggia sul culo, poi le riempie di coccole.

GIOVINCO 5 Ennesima prestazione adeguata alla sua altezza.

HANDANOVIC 6,5 Nei primi cinque minuti subisce un gol e due tiri da distanza ravvicinata da Marchisio, il primo lo para di culo, il secondo è un peto. Lui prova a fare il duro, ma si vede che si è sporcato il pannolone quando rinviando con le mani ci ricorda l’autogol di Bruce Harper contro la HotDog. Nella ripresa controlla senza troppi patemi i tentativi da distanza siderale dei bianconeri.

MILITO 7,5 Come Palacio dà una mano al centrocampo accorciando spesso sulla mediana. Non pago firma la doppietta che fa piangere Marotta. Da segnalare che le lacrime del DS juventino dall’occhio destro finivano sulla guancia sinistra e viceversa (cit.).

35’ st MUDINGAY sv Buttato in campo per l’eventuale rissa non fa in tempo neanche a prendersi un cartellino giallo.

Pazzini 6 Voto di stima, perché se non fosse per il gol la prestazione sarebbe insufficiente. Il Faraone, impietosito per la stitichezza dell’attaccante ex-Inter, gli serve un cioccolatino a zero metri dalla linea di porta, che deve solo essere spinto in rete: d’altronde, l’unico modo per vederlo segnare è tirargli addosso il pallone a porta vuota.

Allegri 6,5 Incredibilmente azzecca la formazione, tornando a quel 4-2-3-1 che, per quello che si è visto finora, è il modulo giusto con il materiale umano a disposizione. Tiene a riposo Pato: inizia a fare freddo per il brasiliano, povero cristiano, mettiamolo sottovuoto e tiriamolo fuori in primavera.

Abate 6,5 Stantuffo inesauribile sulla fascia, firma incredibilmente un altro assist con un pregevole cross: che Tassotti lo abbia sodomizzato a dovere a Milanello? Al 57esimo minuto si toglie la soddisfazione di eccellere anche nel suo secondo sport preferito: l’ormai celebre tiro al terzino. Questa sera la vittima designata è Dramè: il nostro caro Ignazio effettua una fatality d’altri tempi con un tiro-cross che, infrangendosi sul giocatore clivense, quasi gli stacca la testa e lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco.